domenica 27 giugno 2010

Royal Pains: un altro medical drama ... commedy

Ci sono tutti i requisiti per cui questa diventi una delle mie nuove serie TV preferite, stiamo parlando di "Royal Pains" un medical commedy. Per il momento non credo che impazzirò per lei, che andrò sulla rete a cerare info e pettegolezzi, ma certeamente è una di quelle serie per cui attenderò volentieri  la messa in onda di nuovi episodi.

Il tutto si svolge negli Hamptons, già noti a chi segue la serie TV "Gossip Girl" dove il dottor Hank Lawson (Mark Feuerstein) si ritrova dopo una serie di peripezie a fare il dottore a domicilio per le persone facoltose, ma tristi dentro, della zona. Naturalmante il nostro dottorino ha pure un cuore d'oro e quindi tra un riccone e l'altro non disdegna di prestare soccorso anche ai comuni mortali senza supermega assicurazioni.
Nel gruppo di protagonisti non poteva mancare la bella di turno pronta a conquistare il core del protagonista, ovvero Jill Casey (Jill Flint) ... anzi la conquista è già stata fatta, basta solo ... Il ruolo della fanciulla è quello di, penso, direttore dell'ospedale locale, credo che il suo ruolo professionale sia come quello  di Lisa Cuddy di "House M.D.", solo che la nostra Jill non mi pare che abbia una laurea in medicina, ma in un qualcosa che suona tipo amministrazione di ospedali.
Poi c'è la coppia comica formata dal fratello del protagonista, il commercialista Evan (Paulo Costanzo) pronto a fare di tutto per aumentare gli introiti finanziari del fratello, e naturalmente farsi tutte le belle donne della zona, a cui fa da spalla la misteriosa assistente di Hank, Divya Katdare (Reshma Shetty). Dico misteriosa per come viene gestito il suo rapporto con la famiglia che è all'oscuro della sua attività professionale, come se potesse essere motivo di vergogna invece che di vanto.
Nella serie poi ci sono alcuni personaggi ricorrenti più o meno interessanti come il riccone che ha dato inizio a tutto, l'adolescente in astinenza da figura patenerna più maturo di un centenario, ...

Per il momento quello che mi piace della serie è che abbiamo la giusta dose di umorismo, casi medici e vite private. Naturalmente tutti i nostri ricconi hanno armadi pieni di scheletri, nessuno è veramente felice e nessuno pare essere in grado di apprezzare appieno le gioie della vita, sono tutti super stressati, super superficiali, ... A vedere le serie TV americane ti domandi come mai c'è ancora gente che fa di tutto per diventare ricca sfondata. Ma torniamo alla serie in esame, a contrario di "House M.D." dove il caso medico del giorno è il vero protagonista, qui i protagonisti sono sia i pazienti con le loro storie e lo stesso dottor Hank con i suoi dilemmi esistenziali stile "curo i ricconi perchè mi danno bei soldoni o curo i ricconi perchè se malati sono pur sempre pazienti da curare?". La parte umoristica viene in genere lasciata tutta al povero fratellino Evan che deve pure rivestire il ruolo dell'ingenuo, immaturo, superficiale, ... di turno. A differenza di "Grey's Anatomy", almeno quella delle ultime stagioni, gli intrecci personali dei personaggi non hanno il sopravvento sul resto quindi tutti gli aspetti romantici tra Hank e Jill ci sono ma non sono pedanti e per il momento bene si integrano con la storia.
Certo per il momento ho visto solo i primissimi episodi, quindi c'è tutto il tempo perchè gli autori inizino a fare cazzate e che le storie vadano piano piano a degenerare, ma per il momento voglio dare loro fidugia e godermi questo nuovo spettacolo.

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